Gentili docenti, personale ATA e genitori,
dalla data odierna entrano in vigore nuove misure, meno stringenti, anche negli spostamenti, legate al contenimento del COVID-19 e introdotte dal “Decreto riaperture” (DL 52/2021). Si riassumono le principali novità di interesse per il nostro segmento di istruzione:
– Dalla data odierna e fino alla conclusione dell’anno scolastico 2020-2021 (fine delle lezioni, 10 giugno 2021), le lezioni nel nostro segmento di istruzione si svolgeranno sempre in presenza e per tutte le classi anche in caso di “zona rossa”. Questa disposizione può essere derogata da ordinanze dei presidenti di Regione in casi particolari legati a focolai, elevata diffusione o rischio di varianti al Covid nei vari territori comunali.
– Nel caso in cui, in via straordinaria, le lezioni si dovessero svolgere a distanza su disposizione del presidente di Regione resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

PROSEGUIMENTO DEL SERVIZIO IN SICUREZZA

Il servizio scolastico proseguirà secondo le indicazioni contenute nel Protocollo di sicurezza – n. 87 del 6 agosto 2020 – sottoscritto con le Organizzazioni sindacali.
Ai fini del contenimento del contagio, si torna ad evidenziare l’importanza di assicurare l’adozione combinata e scrupolosa di comportamenti igienico sanitari quali:
– l’igiene delle mani e ambientale,
– l’aerazione degli ambienti,
– il mantenimento del distanziamento sociale anche negli spazi aggregativi degli istituti scolastici;
– la necessità di sensibilizzare le famiglie in merito al principio di massima cautela in caso di sospetto di infezione.
Per quanto riguarda le mascherine, si ricorda che permane in vigore la disposizione che regola l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie con la sola eccezione dei bambini di età inferiore a sei anni e dei soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso dei medesimi (art.21 del dPCM 2 marzo 2021).

UTILIZZO DEGLI SPAZI ESTERNI AGLI EDIFICI SCOLASTICI

In considerazione delle condizioni climatiche via via più favorevoli, nei plessi in cui il contesto lo consenta, si richiama la possibilità che le attività didattiche siano svolte all’aperto. In questa sede ci si limita a risaltare la valenza inclusiva dell’osservazione della natura, dell’apprendimento tramite l’esperienza diretta, dell’esercizio della coltivazione, dell’orienteering. La “scuola all’aperto” costituisce inoltre occasione di cura dei “mali” sofferti per la pandemia e di socializzazione dell’apprendimento anche con il mondo circostante. Si rammenta che anche all’esterno dell’edificio scolastico, o nelle sue pertinenze, valgono le regole sul contenimento del contagio.

IN CONCLUSIONE…

Mi è gradito chiudere questo intervento con le stesse parole che il Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, dott. Stefano Versari, ha utilizzato per concludere la recente nota n. 624. Sono parole che descrivono la difficile situazione attuale, il percorso di ricostruzione che noi tutti siamo chiamati a compiere e che ci ricordano che dietro ogni azione o documento ci sono una donna o un uomo:
Molte studenti, in particolare nel secondo ciclo di istruzione, sono stati con discontinuità presenti a scuola nel corso di questo anno scolastico. Siamo tutti consapevoli che si è trattato di una esigenza correlata al difficile bilanciamento del diritto all’istruzione con quello alla salute. Sappiamo pure quanto la lontananza da scuola abbia nuociuto agli apprendimenti e quanto disagio psicologico ab-bia determinato.
Il tempo della pandemia è stato tempo di frammentazione; frammentazione delle esperienze vissute da ciascuno, rispetto a quelle vissute dagli altri; frammentazione intrafamiliare, interfamiliare e sociale in senso più lato. Frammentazione dell’esperienza quotidiana, accompagnata dalla disgregazione dei livelli cognitivi. Ben pochi i bambini e i ragazzi “attrezzati” per comprendere cosa stesse accadendo nel mondo, nel loro immediato prossimo, dentro loro stessi e per continuare ad apprendere senza conseguenze. La stessa collegialità dei docenti è stata trasformata in asettici collegamenti audio-video, in frammenti di lezioni on-line, talvolta parzialmente in presenza. Insomma gli effetti della pandemia continuano a minacciare l’Io e il Sé di ciascuno di noi, di studenti ed insegnanti. Ora, nell’esercizio della propria funzione educativa, alle scuole è affidato il compito di accogliere gli studenti che rientrano in classe con particolare attenzione pedagogica. Occorre affiancarli e sostenerli nel ritorno alla socialità scolastica, avendo particolare attenzione e comprensione in questo tempo che per molti costituisce un vero e proprio reinserimento scolare. Occorre “prendere con sé” specialmente coloro che più a lungo ne sono stati privati o che comunque manifestino (esplicitamente o implicitamente) forme di disagio. E, non da ultimo, occorre lavorare insieme per recuperare la fiducia, fiducia in se stessi, nei propri compagni ed amici, nella scuola, nel mondo adulto di riferimento”.

Ringraziando per la collaborazione, si porgono cordiali saluti.
Il dirigente scolastico
Rino Bucci

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